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Case di riposo, sconti per i dipendenti della Regione. La denuncia di Chiassai: "Vergognoso"

Stando alla ricostruzione effettuata da Chiassai, "verrà formato un elenco dove le rsa saranno indicate per il numero di posti riservati  ai dipendenti regionali e eventuale sconto sulle tariffe applicate"

"Un atto che riporta le lancette indietro di decenni".
A puntare il dito contro la Regione è il sindaco di Montevarchi, nonché presidente della Provincia di Arezzo, Silvia Chiassai Martini. Le ragioni dell'attacco frontale sono da rintracciare in un indirizzo assunto dal governo toscano e con il quale "lo scorso 7 novembre è stato pubblicato un avviso ad hoc in cui viene richiesta la disponibilità delle residenze sanitarie assistite (rsa) del territorio toscano per stipulare convenzioni, con l’utilizzo dei servizi offerti, a vantaggio dei dipendenti regionali".

foto sindaco 2-2Nello specifico, stando alla ricostruzione effettuata da Chiassai, "le manifestazioni di interesse che giungeranno agli uffici entro la scadenza del prossimo 13 dicembre 2019 formeranno un elenco, della durata quinquennale, che sarà utilizzato degli stessi dipendenti. In questa lista “virtuosa” le rsa saranno indicate per il numero di posti riservati  ai dipendenti regionali, per l’eventuale sconto sulle tariffe applicate ai servizi erogati e per le prestazioni aggiuntive incluse nella retta giornaliera".

"Un atto che mi ha fatto rimanere allibita - commenta il sindaco-presidente - tenendo presente i bisogni dei “semplici cittadini” e delle tante famiglie che quotidianamente si occupano dei loro anziani. L’istituzione Regione Toscana, che dovrebbe indistintamente rappresentare tutta la comunità,  adotta misure per il settore sociale a favore esclusivo dei propri dipendenti che dovrebbero essere i primi garanti dell’imparzialità e della pari opportunità nel settore pubblico.Questo è un provvedimento vergognoso perché non considera i cittadini uguali di fronte alle esigenze familiari e delle fasce più deboli della popolazione. Capisco la forte preoccupazione dovuta all’incertezza per le prossime elezioni, ma non giustifico questi mezzi applicati sulla pelle della gente e che speravo fossero ormai superati da tempo. Purtroppo, siamo costretti ancora a fare i conti con sacche di privilegio costruite ad arte dall’ente pubblico. Per quanto mi riguarda non mancherò di comunicare il mio sdegno all’assessore competente facendo anche richiesta di sospendere la decisione nel rispetto dell’intera comunità e dell’interesse generale. Da parte mia, in accordo anche con la giunta, ho già dato l’indirizzo alla nostra struttura comunale di non aderire alla proposta in quanto per noi non esistono cittadini di serie A e cittadini di serie B”

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