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Progetto di illuminazione pubblica, si accende la polemica in Consiglio Comunale

Ecco la nota dei gruppi consiliari Avanti Montevarchi - Partito Democratico - Montevarchi Democratica - Movimento 5 Stelle

Si accende la miccia della polemica nel consiglio comunale di Montevarchi, dove sul progetto di illuminazione è si sono scatenate le opposizioni.

“L’amministrazione Chiassai – affermano – è incapace di programmare il lavoro e pretende di ridurre il Consiglio Comunale ad un passacarte che non guardi neanche gli atti che vota. L’ultima trovata è quella difarci votare senza poter analizzare i documenti il progetto di partenariato pubblico privato relativo alla pubblica illuminazione e alla ristrutturazione del Palazzetto comunale e non aspettare il Consiglio del 29 già programmato. Non è fondata né accettabile la spiegazione che gli uffici hanno urgenza di attivare procedure. Sono mesi – ha proseguito l’opposizione – che il piano è stato presentato e non c’è nessuna urgenza né obbligo di legge di fare una gara “per l’esternalizzazione della pubblica illuminazione entro l’esercizio finanziario”. Non vorremmo che dietro a questo modo d’agire ci sia un pizzico di furbizia per nascondere le cose reali e non dare il tempo ai Consiglieri di capire ciò che votano”.

I gruppi consiliari Avanti Montevarchi - Partito Democratico - Montevarchi Democratica - Movimento 5 Stelle sostengono:

 "Eravamo anche disponibili a fare un Consiglio Comunale in via straordinaria per affrontare la questione del mutuo per i lavori alla scuola di Levane e per la bonifica dell’Impero rispetto alla quale vediamo molte ombre, poca chiarezza e tanta superficialità".

Non vorremmo – hanno detto – che si approvi l’ennesima variazione con modalità d’ urgenza solo per far passare l’affidamento dell’illuminazione pubblica per 15 anni. Per questo riteniamo che la proposta di partenariato pubblico per l’efficientamento energetico debba essere portata all’attenzione del Consiglio Comunale seguendo le procedure ordinarie e non quelle dell’urgenza, e concedendo la possibilità di capire di cosa si tratta dal punto di vista tecnico ed economico finanziario”.

A nostro avviso Il Consiglio Comunale ha il diritto e dovere di poter seriamente analizzare un atto così complesso che impegna l’Amministrazione per 15 anni e comporta canoni per oltre 11 milioni di euro a fronte di pochi milione di investimenti, per effettuare le più accurate analisi relative, ad esempio, alla destinazione dei certificati di risparmio energetico o alle responsabilità future rispetto alla conduzione degli impianti o delle strutture.

Se il Sindaco e il Presidente del Consiglio Comunale non rivedranno le loro posizioni è nostra intenzione di “dire basta” a questo modo di affrontare le problematiche amministrative e, come gruppi consiliari di minoranza , ricorrere in tutte le sedi possibili per fermare questa deriva preoccupante e dannosa per il Comune e la cittadinanza.


 

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