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Lavori a Podere a Rota, Montevarchi dice no agli aumenti della tariffa

Il sindaco Chiassai Martini: "Non accetto che i costi spropositati dei lavori di Csai gravino sui cittadini. La discarica deve chiudere nel 2021

“Il Comune di Montevarchi ha votato contro all’assemblea di Ato Toscana Sud, la richiesta di Csai Impianti, gestore della discarica di Podere Rota, sull’aumento della tariffa per sostenere i maggiori costi degli interventi relativi all’ampliamento del 2011: la messa in sicurezza idraulica dell’area con la realizzazione della cassa di espansione, la demolizione e ricostruzione del ponte sul borro Riofi e i lavori per la viabilità di accesso alla discarica – afferma il sindaco Silvia Chiassai Martini -  Il progetto preliminare, approvato nel 2013, indicava un importo complessivo delle opere di 6.670.000 euro, da adeguare con il collaudo degli interventi, ma stabilendo già dal 2014  una tariffa di 4,68 euro a tonnellata per i rifiuti conferiti in discarica, a titolo di accantonamento."

La società Csai impianti ha presentato un costo lievitato del 60% che supera gli 11 milioni di euro per i quali, senza alcuna vergogna, viene richiesto un ulteriore aumento fino a 7,63 euro a tonnellata conferita in discarica, dopo che nel 2018 la tariffa era già stata rivista per fronteggiare i maggiori costi di realizzazione della nuova viabilità. A partire dal 2021, e per la durata di 5 anni, CSAI ha proposto l’ennesimo aumento tariffario per coprire il costo dei lavori necessari per un ampliamento di dieci anni fa, di un impianto ad oggi in esaurimento e con una chiusura prevista proprio nel 2021.

Nell’indifferenza generale degli altri comuni, visto che i voti contrari sono stati soltanto 3 e gli astenuti 17, noi abbiamo reputato il provvedimento inaccettabile e inqualificabile in considerazione sopratutto dell’incremento spropositato dei costi.  Non possiamo permettere che gli sforzi fatti in questi anni dai comuni per contenere le tariffe a carico dei cittadini, attraverso la riorganizzazione del servizio di raccolta e spazzamento e con l’introduzione di sistemi per l’aumento delle percentuali di raccolta differenziata, vengano vanificati dalle richieste esose dei gestori degli impianti.

Ricordo che aumentare la raccolta differenziata è un’azione doverosa anche per evitare le sanzioni previste dalla legge, specialmente sull’ecotassa sui rifiuti da smaltire in discarica, ottenendo i bonus economici per alleggerire le tariffe dei cittadini. Ho invece il sospetto che il gestore della discarica di Podere Rota utilizzi oggi i Comuni e i cittadini per far fronte ai mancati guadagni causati dalla progressiva riduzione del conferimento dei rifiuti provenienti dall’area fiorentina, come stabilito dall’Ato Toscana Sud con l’atto di indirizzo da me presentato. La richiesta di Csai Impianti è la conferma che preme solo il tornaconto dettato dal business. Dopo 30 anni di attività, con tutti i disagi arrecati alla popolazione, all’ambiente e al territorio del Valdarno, riteniamo che l’impianto di Podere Rota debba andare ad esaurimento, con l’avvio delle operazioni post-mortem senza altri indugi e senza costi aggiuntivi che gravano sui cittadini” 

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