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I quattro anni di amministrazione Chiassai Martini. Le opposizioni: "Bilancio deludente, cambiamo passo"

"L'obbiettivo comune è aprire una fase nuova e di essere amministrati da chi Montevarchi la conosce, la ama e non la usa come ribalta di sola sterile propaganda personale"

"Montevarchi? Dopo 4 anni di governo Chiassai le criticità sono evidenti". Ad esserne convinti sono i portavoce di Articolo 1 Mdp, Europa Verde, Montevarchi Democratica e Sinistra per Montevarchi. Sono proprio questi ultimi a stilare un bilancio dell'attività di governo svolta dall'attuale primo cittadino e dalla sua giunta in vista della scadenza del loro mandato amministrativo che è fissata tra un anno esatto. 

"L'attuale amministrazione - sostengono Francesco Maria Grasso, Pierluigi Fabiano, Beatrice Corazzi e Serena Ferraiolo - è riuscita in questo tempo a mettere in pratica delle vere e proprie perle per il nostro territorio. La nostra laboriosa città ha raggiunto cronache nazionali per alunni messi a pane e olio e per i dolorosi lutti dentro la rsa. Quest'amministrazione è riuscita a chiudere una scuola centenaria che costituiva un vero e proprio presidio sociale della comunità di Levanella, a vendere parchi pubblici come il giardino Spinelli, a venderci i cassonetti intelligenti (per la modica cifra di un milione duecentomila euro pagati dai cittadini) come un'operazione inevitabile per l'ambiente e la pulizia, con il risultato di avere più sporco e di essere funzionale alle politiche sui rifiuti di Arezzo.

Potremmo pensare è finita? È già abbastanza per mandarli a casa? Affatto. Il sindaco Chiassai Martini è riuscito a lobotizzare quello che al 2016 era un polo culturale di livello: Ginestra Fabbrica della Conoscenza che godeva di collaborazioni importanti e di un alto grado di divulgazione. A tutto ciò aggiungiamo, non senza indignazione, la completa disarticolazione degli uffici amministrativi e la perdita di figure professionali che costituivano la memoria amministrativa ed organizzativa di tutta la macchina comunale. Financo l'illuminazione pubblica con interi quartieri che a volte sono al buio e necessita di una profonda manutenzione, un centro storico degradato, un piano regolatore scaduto nell'indifferenza urbanistica che contraddistingue questa amministrazione. In questa deriva di decadenza indecente auspichiamo che l'amore per Montevarchi diventi dibattito pubblico, compito delle forze politiche all'opposizione, dare vita ad una proposta forte e credibile per i cittadini. L'impegno è tenere centrale il recupero della città e su questo costruire un percorso che ci accompagni fino alle prossime elezioni amministrative tra un anno. Vogliamo essere promotori della costruzione di un'alleanza a forte carattere progressista aperta ad esperienze civiche capace di unire sensibilità diverse in virtù di un interesse superiore (che dialoghi anche a quei cittadini e personalità che inizialmente avevano dato fiducia a questa amministrazione e che ne sono rimasti delusi.) L'obbiettivo comune è aprire una fase nuova e di essere amministrati da chi Montevarchi la conosce, la ama e non la usa come ribalta di sola sterile propaganda personale".

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