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Sindaci toscani a confronto sulla sanità: Montevarchi apre le porte alla "linea del cambiamento"

Un confronto tra i sindaci per una sanità in Toscana a misura di territorio e nel rispetto dei cittadini. E’ questo il tema di stretta attualità scelto dal sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai, viste anche le battaglie condotte sull’argomento a...

Un confronto tra i sindaci per una sanità in Toscana a misura di territorio e nel rispetto dei cittadini. E’ questo il tema di stretta attualità scelto dal sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai, viste anche le battaglie condotte sull’argomento a livello regionale, per proseguire quel cammino dal titolo: “La linea del cambiamento” che è iniziato lo scorso 22 ottobre a Castiglion Fiorentino. L’iniziativa si terrà presso il Palazzo del Podestà a Montevarchi, venerdì 7 aprile, dalle ore 16.30, e vedrà coinvolti gli amministratori comunali che, parlando la stessa “lingua”, vogliono continuare a mantenere i riflettori accesi sulle priorità dei cittadini e dei territori, puntanto sul diritto alla salute. Saranno presenti, oltre naturalmente al sindaco Chiassai: il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, il Sindaco di Castiglion Fiorentino Mario Agnelli, il sindaco di Subbiano Antonio De Bari, il Sindaco di Monterchi Alfredo Romanelli, il Sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna e il sindaco di Volterra Marco Buselli, ma potrebbero arrivare nuove adesioni. Uno spaccato interessante sulle prospettive di una organizzazione e di una programmazione dei servizi sanitari che investe sia centri più importanti della regione ma anche quelle realtà più periferiche, lontane dal capoluogo fiorentino. I primi cittadini parteciperanno al dibattito, coordinato dal noto giornalista Massimiliano Lenzi di “Il Tempo”, scrittore e autore televisivo, che affronterà, in primis, la trasformazione della sanità Toscana negli ultimi anni sempre in rapporto al cittadino. Un tema “scottante” non solo per il territorio valdarnese, ma per tutta la Toscana, alle prese anche con le ripercussioni dell’attuazione di una riforma cha ha organizzato il sistema sanitario regionale in tre mega Asl e con una riperimetrazione delle zone distretto che in molti casi ha modificato la gestione precedente, oppure è risultata “sorda” alle richieste dei territori. I sindaci si confronteranno sul modello toscano di sanità cercando di affermare una “linea comune” anche per trovare eventuali soluzioni condivise. Le porte del palazzo del Podestà si apriranno, quindi, a vari punti di vista sul funzionamento degli ospedali, dei servizi sanitari, della risorse e delle professionalità a disposizione, e che avranno un unico denominatore comune: la voce diretta dei sindaci che sono un termometro reale per misurare le esigenze dei cittadini e delle classi più deboli della società in riferimento all’efficacia del diritto di cura nella nostra regione.

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