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Montevarchi, Grasso all'attacco sulla Casa della salute, Chiassai: "Non utile, io penso alla Gruccia"

Botta e risposta tra Francesco Maria Grasso a nome del gruppo Montevarchi Democratica, Sel, La sinistra per Montevarchi e il sindaco di Montevarchi Chiassai. L'attacco di Grasso L'ex sindaco interviene  a proposito di sanità. A tal riguardo...

Botta e risposta tra Francesco Maria Grasso a nome del gruppo Montevarchi Democratica, Sel, La sinistra per Montevarchi e il sindaco di Montevarchi Chiassai.

L'attacco di Grasso

L'ex sindaco interviene a proposito di sanità.

A tal riguardo ci siamo sempre attenuti votando favorevolmente in consiglio comunale ed anche, se consigliato in altro modo, dando una mano con la esperienza avuta per tenere una posizione comune verso il miglioramento dei servizi sanitari e la realizzazione delle opere inserite nel piano allegato al bilancio 2016. Dopo l'ultimo Consiglio comunale del 27 aprile questa sicurezza è svanita ed anzi mi sono convinto che la sindaca ed il suo plenipotenziario ai lavori ed all'urbanistica non conoscano o ignorino gli argomenti di cui parlano. Ho interrogato la sindaca su quale fosse la sua intenzione per la realizzazione della Casa della Salute per Montevarchi e se e quando chiederà alla Usl di inserire la programmazione nel Piano attuativo locale ( PAL) in seno alla conferenza dei sindaci. Ci è stato risposto: " tale obiettivo non era nel programma. Non ci interessa quel carrozzone di politicanti e comunque a noi interessa la salvaguardia dell'ospedale (di cui ad oggi Lei non ha concorso in nessun modo se non a parole e denigrando quello che buono altri avevano realizzato). Tale ruolo non potrà mai essere delegato o sostituito dalla Casa della Salute". Orbene da queste affermazioni viene palese il fatto che la Casa della salute non è obbiettivo di questa amministrazione e che la stessa è alternativa all'ospedale. Io mi domando come un sindaco può affermare queste cose? Come può sostenere che la casa della salute sia un carrozzone? Come possiamo confondere i servizi ospedalieri con i servizi territoriali (pediatria, medici di famiglia, odontoiatria sociale, medicina di iniziativa, interventi diretti al domicilio per i diabetici, per gli scompensi cardiaci, per la pressione ed il colesterolo, per i servizi oncologici, il medico 24 ore su 24 ore eccetera...)? Sono rammaricato e davvero stupito che avendo discusso molte volte di questi argomenti, di tutela del nostro ospedale, di distretto sanitario unico dell'intera vallata, di decreto e legge Balduzzi,. Ora la stessa persona mi viene a dire che la casa della salute non è un suo obiettivo e confonde Ospedale con la medicina territoriale. (...) Inizio ad avere molti dubbi sulle conoscenze della nostra Sindaca.

La risposta

Il progetto della casa della Salute in Valdarno si ferma, il sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai spiega i motivi rispondendo agli attacchi ricevuti dall'ex sindaco, attuale consigliere di opposizione Grasso.

“Sulla Casa della Salute abbiamo già risposto in forma scritta al consigliere Grasso, ma preferisce tornare alla ribalta con polemiche inutili da “piazza social” di cui la sanità non ha bisogno – afferma il sindaco Chiassai- Il consigliere Grasso dovrebbe sapere che il “Patto territoriale del Valdarno” del 2015 è stato approvato dalla Conferenza dei sindaci senza che fosse prevista a Montevarchi la realizzazione della Casa della Salute. Se era una struttura così fondamentale per il territorio comunale, avrebbe potuto intervenire prima, nella sua veste di sindaco, e farsi promotore presso la Asl e la Regione Toscana di una realizzazione.

In verità, a Montevarchi è già presente un Distretto Socio-sanitario e altre realtà che stanno erogando servizi e buone prestazioni che non necessitano di essere allocati nello stesso spazio fisico della Casa della Salute. Per questo motivo non ritengo funzionale e utile per il cittadino dotarsi di un'altra struttura che potrebbe costare alla collettività milioni di euro. Informo il consigliere Grasso che il servizio di odontoiatria sociale, a cui egli fa riferimento, è stato inaugurato a luglio nel distretto socio-sanitario di Montevarchi dove sono state trasferite, in accordo con la Conferenza dei sindaci, tutte le prestazioni erogate in diverse altre strutture del comprensorio valdarnese per permettere al 60% della popolazione che non accede agli ambulatori, né pubblici, né privati, di curarsi. Ad oggi, le preoccupazioni sulla sanità sono altre: la salvaguardia dell’Ospedale di Santa Maria alla Gruccia con il mantenimento di reparti, personale, e degli standard qualitativi dei servizi, come presidio fondamentale del territorio.

Un ruolo che non potrà mai essere delegato o sostituito dalla Casa della Salute che è parte delle cure territoriali e che deve operare in maniera integrata e coordinata con la rete ospedaliera. Si riscontrano invece criticità sull’organizzazione e sulla gestione delle Case della salute, denunciate dai cittadini, mentre è pressoché assente qualsiasi azione di filtro nei confronti del Pronto Soccorso della Gruccia dato che nel 2017 già si profilano gli stessi 38.000 accessi del 2016. Un'altra forte preoccupazione è legata alla gestione dei servizi socio sanitari e ai fondi per la non autosufficienza. Informo il consigliere Grasso che, in sede di Conferenza dei sindaci, avevo chiesto di rimettere in discussione la Convenzione, firmata sempre nel 2015, tra i nove Comuni valdarnesi e la Asl, considerando un grave errore l’aver delegato alla Asl la responsabilità della gestione e della programmazione dei servizi socio sanitari territoriali. Il mancato raggiungimento dell’unanimità dei consensi tra i primi cittadini, affinché tale gestione tornasse in capo ai Comuni, non ha reso possibile l’attuazione della mia proposta, ma di recente è saltato fuori che la Asl non sia in grado di espletare tutte le procedure per la gestione dei servizi, perdendo così altro tempo prezioso, dato che il tutto avrebbe dovuto essere a regime dal 1 gennaio 2017, e finendo per mettere a rischio i finanziamenti destinati alla non autosufficienza. Anche stavolta la Regione e la Asl hanno creato un sistema dirigistico di gestione dei servizi non conforme alle esigenze del territorio, in cui a rimetterci saranno i cittadini e le fasce più deboli della comunità. Visto il quadro delineato, il “palcoscenico“ a cui il consigliere Grasso fa spesso riferimento, è quello calcato da altri attori che, come lui, si sono dimostrati politicamente miopi nel trovare soluzioni adeguate, oppure troppo accondiscendenti agli “input” partitici confezionati dall’alto. L’assenza di una “visione d’insieme” del Valdarno, anche in sanità, non è riconducibile, pertanto, alla presenza o meno della Casa della Salute a Montevarchi”.

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