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Domani il regolamento urbanistico in consiglio, Avanti Montevarchi: "Documento senz'anima"

"Regolamento Edilizio più che un adeguamento normativo apriamo un confronto con gli operatori per affrontare le vere questioni". La presa di posizione è dei consiglieri di opposizione Fabio Camiciottoli, Francesca Neri, Elisa Bertini e Paolo...

"Regolamento Edilizio più che un adeguamento normativo apriamo un confronto con gli operatori per affrontare le vere questioni".

La presa di posizione è dei consiglieri di opposizione Fabio Camiciottoli, Francesca Neri, Elisa Bertini e Paolo Antonio Ricci:

La necessità e l’urgenza che a Montevarchi sia perseguita una profonda rivisitazione degli strumenti urbanistici comunali quali il regolamento urbanistico e quello edilizio per adeguarlo alle mutate condizioni socioeconomiche e normative crediamo che oramai sia un fatto acclarato e condiviso da tutti. La proposta di regolamento edilizio che domani verrà discusso in consiglio comunale è un documento senza un’anima privo d’indirizzi politici preliminari che confermano l’attitudine dell’attuale amministrazione a gestire l’ordinario e il presente anziché a perseguire, con scelte coraggioso, nuove politiche. Purtroppo il testo che rappresenta un semplice e mero tentativo d’adeguamento al mutato contesto normativo dell’attuale appare come un mero adempimento degli uffici tanto che per degli aspetti sembra confliggere con la stessa legge e con alcuni cardini dell’attuale regolamento urbanistico. Un documento che viene portato all’attenzione del consiglio comunale senza che vi sia stato, rispetto al testo elaborato dagli uffici, un preventivo confronto con gli operatori e le associazioni di categoria interessate. Un regolamento che non raccoglie e tenta di dare delle risposte alle tante sollecitazioni e criticità che in questi anni sono emerse quali ad esempio la semplificazione delle procedure di sanatoria, la diminuzione degli oneri, la costituzione dei sportelli unici per l’edilizia o provare a dare delle risposte e gestire in modo compiuto la questione degli immobili fantasma o “capanne” presenti nel nostro territorio. Al fine di perseguire in modo virtuoso una reale semplificazione e un più efficace decoro il regolamento edilizio non può prescindere dalla costituzione di un abaco (cosa questa che oramai sosteniamo da anni) e dall’introduzione del piano del colore. Un documento che sicuramente introduce anche delle novità positive (novità scaturite dal recepimento della legge) ma in questi 8 mesi anziché fermarsi alla mera applicazione delle leggi ritenevamo che occorresse proporre e sviluppare qualcosa di nuovo e l’omissis al glossario della progettazione conferma in modo chiaro che siamo di fronte ad un’occasione persa. In realtà saremmo ancora in tempo. Non c’è un obbligo di legge che ci impone di approvare un nuovo regolamento edilizio in tempi così veloci e senza un reale approfondimento della materia e pertanto è nostra intenzione chiedere al consiglio comunale di domani la sospensione dell’atto in modo da permettere all’amministrazione di aprire confronto pubblico con gli operatori e con la città per individuare direttrici e scelte. Se ciò avvenisse siamo pronti a fornire il nostro contributo fattivo per individuare quelle risposte di cui la città sente il bisogno.

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