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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Il sindaco Chiassai dopo l'addio di Matarrese: "Non c'è la volontà politica di investire sull'ospedale del Valdarno"

La direttrice ha salutato, sarà sostituita da Daniela Dei. Le parole del primo cittadino contro la Regione Toscana

Nota del sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai sul trasferimento di Daniela Matarrese, ormai ex direttore dell'ospedale del Valdarno.

“Purtroppo il trasferimento della dottoressa Matarrese, direttore del presidio di Santa Maria alla Gruccia da solo due anni, non fa altro che accrescere le preoccupazioni sul futuro del nostro ospedale – afferma il sindaco -. Al di là di motivazioni di carattere personale che circolano da tempo, la decisione conferma la distanza dalla classificazione di primo livello del nostro presidio e la volontà politica della Regione di non investire sulla Gruccia lasciando il nostro ospedale privo di una figura direzionale dedicata, con tutti i rischi correlati di un lento depotenziamento".

L'annuncio del sindaco di Terranuova

Ma il fatto più grave - dice Chiassai - è che nessuna rappresentanza istituzionale o politica del territorio muova un dito per contrastare questa pericolosa deriva. Non vorrei che improvvisamente qualcuno si svegliasse troppo tardi. Mi auguro che la Dottoressa Dei, professionista preparata e capace, possa svolgere un buon lavoro in Valdarno per un’inversione di rotta nell’interesse vero dei cittadini e del territorio. Per quanto mi riguarda mi sono già fatta portavoce delle istanze della vallata chiedendo al Presidente della Commissione Regionale Sanità, Stefano Scaramelli, un incontro aperto a tutti Commissari regionali, sulle prospettive dell’ospedale e dei suoi servizi.

Simona Dei sostituisce Daniela Matarrese

Sono ancora in attesa - continua il sindaco - di una risposta che si unisce al silenzio assordante dell’assessore Saccardi che da più di un anno non interviene sul Valdarno. Nella seduta del Consiglio Regionale del 14 marzo 2018, è stata approvata una mozione che avrebbe dovuto prevedere, nel nuovo Piano di Sanitario e sociale integrato, significativi adeguamenti per la classificazione degli ospedali, anche con misure di potenziamento sui bisogni dell’emergenza e urgenza in quei bacini di utenza ricadenti su più aree vaste. L’impegno, frutto di una proposta politicamente trasversale che riguardava anche l’ospedale del Valdarno, resta disatteso. Il presidio ospedaliero di Santa Maria alla Gruccia, pur avendo le specializzazioni richieste per legge, resta classificato come una struttura “di base”, e non come ospedale “di primo livello”, con un bacino di utenza in crescita sull’emergenza-urgenza (40mila accessi annui al Pronto Soccorso). Assistiamo invece al depotenziamento dei servizi: l’Anatomia Patologica chiusa definitivamente e trasferita all’Ospedale San Donato di Arezzo, la cronica carenza di personale rilevata in quasi tutti i reparti, il trasferimento del centralino di reperibilità interna sempre su Arezzo, il taglio del servizio di portierato, l’assenza di manutenzione alla struttura che ne favorisce il degrado.  A questo si aggiunge il possibile trasferimento del trasporto “neo-natale” dal Mayer a Siena, con evidenti allungamenti dei tempi di percorrenza. Nessuno risponde o vuole rispondere sul futuro della sanità in Valdarno. Per questo motivo, se dalla Regione e dalla Conferenza dei Sindaci non giungeranno interventi adeguati, non escludo di ricorrere a una mobilitazione dei cittadini in difesa del nostro ospedale e del diritto di cura sul territorio”

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